La rassegna ‘Santena che spettacolo 2019/2020 comincia alla grande con uno spettacolo che ha già fatto il giro d’Italia con quasi tutte le serate sold-out! ‘Leonardo e la magia del tempo’ è una commedia scritta da Valerio Di Piramo e Cristian Messina, con le
– musiche originali di Giorgio Bolognese
– scenografie Carola Benedetti
– costumi Nobile Contrada S.Andrea di Fucecchio
– illusionismo e magia diretti da Davide Allena
– regia Cristian Messina
– produzione Teatro 21
Nel 2019 ricorrerà il cinquecentesimo anniversario dalla morte di uno dei più grandi geni che l’umanità abbia mai conosciuto: Leonardo da Vinci. Il mistero ha sempre aleggiato intorno all’enigmatica figura del Maestro. Maestro in tutto, dalla pittura alla scultura, dall’anatomia alle scienze naturali, per non parlare dei progetti di macchine mirabolanti che nulla avevano a che spartire con la sua epoca. La commedia esamina, con toni comici, l’aspetto straordinario e mistico del Genio Leonardo. Prosa, magia e puro illusionismo. Una fantastica avventura. Milano, maggio 1519: arriva la notizia della morte di messer Leonardo e, insieme all’annuncio, una lettera testamento: rivelazioni straordinarie che terranno gli spettatori col fiato sospeso…
𝘔𝘪𝘭𝘢𝘯𝘰, 𝘮𝘦𝘵𝘢̀ 𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 1519
La bottega di Leonardo da Vinci, gestita dal suo allievo prediletto, tal Gian Giacomo Caprotti detto Salaì, lavora a pieno ritmo, creando e restaurando dipinti.
Sono ormai anni che messer Leonardo si trova ala corte del Re di Francia, nel castello di Clos-Lucè ad Amboise, accompagnato da un altro suo caro allievo Francesco Melzi, pittore di buona fama, e dal suo servitore personale Battista da Villanis, che con la sua quasi totale solidarietò, si rivelerà parte integrante della nostra storia.
La bottega è accudita da due servitori di Leonardo, il fedelissimo Bernunzio, che lo ha seguito da Firenze e sua moglie Aquina, casiera e cuoca conosciuta in quel di Milano. I due, oltre a essere gli unici personaggi di fantasia, sono i veri protagonisti della commedia, attraversando tutti i misteri che avvengono senza rendersene conto… o quasi!
Per tirare avanti il laboratorio, Capriotti si avvale dell’aiuto di Andrea Da Empoli, altro allievo di Leonardo, con il compito di preparare i colori e assisterlo nel lavoro, ma anche lui riserva una sorpresa!
A vivacizzare l’atmosfera ci pensa il mago Cornelius, in missione segretissima, incaricato addirittura da Francesco del Giacondo, marito della celebre “Monna Lisa”. La sua presenza scenica creerà continue situazioni comiche e paradossali.
La tranquillità della bottega viene improvvisamente turbata dalla notizia della morte di messer Leonardo (avvenuta il 2 maggio 1519) portata proprio da Francesco Melzi a Battista Da Villanis. Oltre al mesto annuncio, i due recano con sè una lettera testamento del Maestro: non una lettera qualunque, bensì un condensato di rivelazioni straordinarie al limite del paradossale, che terrà gli spettatori col fiato sospeso fino alla fine e che giustificherà numeri reali di magia e grandi illusioni…con un epilogo del tutto inaspettato!
𝘓𝘰 𝘤𝘰𝘳𝘱𝘰 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘦̀ 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘭 𝘤𝘪𝘦𝘭𝘰, 𝘦 𝘭𝘰 𝘤𝘪𝘦𝘭𝘰 𝘦̀ 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘰 𝘴𝘱𝘪𝘳𝘪𝘵𝘰.
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